Creatix LC 144 VF Manual de usuario Pagina 188

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quella di non impedire che il vedente possa vedere l’oggetto da vedere. L’assegnazione al
medium di due facoltà è la prova ulteriore della dignità riconosciuta a esso in questa
fenomenologia della visio. La seconda facoltà accordata al medium (quella non impediente),
tuttavia, sembra essere detta potestas impropriamente: più che condurre a un’azione, infatti, essa
si limita a non agire, ossia a non fare ciò che solitamente fa.
Quattuor igitur istae potestates sunt, quarum si una quaelibet desit, aliae tres nec singulae nec
omnes simul aliquid possunt efficere; nec tamen absentibus aliis negamus aut eum qui visum
habet habere visum vel instrumentum sive potestatem videndi, aut rem visibilem posse
videri, aut lucem posse visum iuvare.
Quarta autem potestas improprie dicitur. Quod enim
solet impedire visum, non ob aliud dicitur dare potestatem videndi cum non impedit, nisi
quia non aufert.
54
La riflessione anselmiana sulla visione si conclude con l’implicita ammissione che il
medium altro non è che la concettualizzazione della luce:
Potestas autem videndi lucem non nisi in tribus rebus est, quia tunc est idem et quod videtur
et quod adiuvat.
55
Anselmo ha trasmesso agli scolastici una vera e propria fenomenologia della visione e il
concetto di medium, senza che il suo definitore lo prevedesse, qualche secolo dopo costituirà uno
dei nodi cruciali nel dibattito sulla visio beatifica. Ci si interrogherà sulla sua utilità ai fini non di
una visione in quanto tale, ma di una visione diretta e immediata, ossia sine medio. La
terminologia anselmiana ormai si era radicata e la riflessione degli scolastici sulle modalità e
sull’oggetto della visione dei beati non poteva che essere un’applicazione dei concetti filosofici
elaborati dall’arcivescovo di Canterbury
56
.
1.8 Glossa ordinaria
Pur essendo un lavoro prevalentemente compilativo costituito in gran parte da citazioni
tratte dai Padri e dai maggiori teologi carolingi, la Glossa non manca di letture originali e di
interpretazioni nuove, né di un tentativo di fornire letture concordanti che sullo stesso tema
54
Ibid., 3 – 4, 495B, p. 213,21-30.
55
Ibid., 4, p. 213,30-31.
56
Su Anselmo e la visio beatifica, cfr. TROTTMANN, La vision béatifique cit. (alla nota 2), pp. 84-86.
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